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6 – Il Radon: un serio problema per la salute

UN SERIO PROBLEMA PER LA SALUTE PUBBLICA.
Ci sono ancora aree di incertezza:

  • L’influenza dell’età sul tempo di esposizione: sono forse le persone più giovani più sensibili delle più anziane?
  • Le stime correnti del rischio per un dato livello di esposizione, al di là del fattore età, possono variare di un fattore tre, secondo lo studio.
  • La rispettiva influenza della durata e dell’intensità dell’esposizione non è ancora chiaramente quantificata. Non è certo che essere esposti a 400 Bq/m3 per 10 anni comporti gli stessi rischi che essere esposti a 4000 Bq/m3 per un anno.

I risultati degli studi in corso potrebbero, tra pochi anni, fornire una risposta ad alcune di queste domande. Nondimeno, possiamo ora concludere, sulla base delle conoscenze attuali, che l’esposizione al radon nelle case pone un considerevole problema per la salute pubblica.
In un Paese come la Francia, dove la concentrazione media di radon è a un livello intermedio rispetto agli altri Paesi europei, Si stima che il 10% dei decessi per cancro ai polmoni sia dovuto al radon. In fatti, in dipendenza dalle assunzioni fatte e dai metodi di calcolo usati, tra 1000 e 6000 decessi ogni anno potrebbero essere attribuibili all’esposizione al radon in Francia. Le autorità britanniche, dal canto loro, stimano che ogni anno circa 2000 decessi per cancro ai polmoni sono dovuta al radon nel Regno Unito, dove la concentrazione media di radon è inferiore ma il tumore ai polmoni è più frequente.
Non possiamo quindi tentare di dissipare questi dubbi, ma ci sono strade relativamente semplici ed economiche per ridurre di molto la concentrazione di radon nelle case e ridurre il rischio.

PREVENZIONE.
Prima di costruire un edificio, bisogna tener conto del rischio legato al radon. Le regole principali possono essere nazionali, regionali o locali. Devono essere fatte rispettare.
Per vecchie case, si può prendere un insieme di misure correttiva di varia semplicità e costo, in dipendenza della concentrazione di radon in una particolare casa. Queste misure sono descritte in dettaglio tra i dati tecnici annessi.
Le concentrazioni di radon che devono essere raggiunte tramite misure correttive o preventive possono differire, secondo se un edificio esiste già o è in fase di progetto. Ci sono “valori raccomandati”, “valori guida” o “livelli d’azione”, che variano da un Paese all’altro.
Le stesse regolamentazioni possono essere applicate a edifici non abitati permanentemente (posti di lavoro e scuole), tranne che per il fatto che i livelli di azione devono essere valutati in termini di tempo massimo di occupazione. Si stima che la cittadinanza europea in media trascorra 19.2 ore al giorno (l’80% del suo tempo) all’interno! E’ dunque legittimo interrogarsi riguardo l’opportunità di applicare le stesse regole agli ambienti nei quali le persone trascorrono non più di alcune ore ogni giorno.
In pratica, la Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica consiglia di applicare identici livelli di azione alle case e agli edifici pubblici dove la gente trascorre un tempo apprezzabile (scuole, ospedali, centri residenziali). D’altra parte, quando il tempo trascorso dalla gente in un luogo è limitato, come in uffici, librerie e teatri, non sono richiesti particolari provvedimenti.

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